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11/10/07

Che succede al comitato di Bioetica?

POLITICA/1. Le senatrici Emprin e Capelli (PRC/SE) intervengono sulla grave
destituzione di Elena Cattaneo e Cinzia Caporale dal Comitato
nazionale di Bioetica


(Roma) Rivedere subito ruolo e funzioni del Comitato nazionale di Bioetica.
E' quanto hanno chiesto le Senatrici del Prc ­ S, Erminia
Emprin Gilardini e Giovanna Capelli, dopo la destituzione, ieri, della
carica di Elena Cattaneo, esperta di cellule staminali, da anni
impegnata nello studio delle malattie neurodegenerative, e di Cinzia
Caporale nel Comitato Nazionale di Bioetica

"Una decisione grave e incomprensibile quella del Presidente del Consiglio
dei Ministri di sostituire alcuni componenti del Comitato
Nazionale di Bioetica ­ per Emprin e Capelli - che pregiudica la serenità e
dei lavori e rafforza la convinzione che sia indifferibile
una revisione del ruolo e delle funzioni del Comitato stesso".
" In particolare - proseguono le Senatrici - siamo convinte che il Comitato debba essere trasformato in organo di consulenza del
Parlamento, cui compete il potere legislativo, nominato dallo stesso
Parlamento. Così come pensiamo che debba essere assicurato l'apporto
delle diverse culture e dei diversi orientamenti in materia, a partire
dall'esperienza femminile e dall'elaborazione culturale del movimento
delle donne. Inoltre, riteniamo che la delicatezza della materia renda del
tutto prive di senso pronunce del Comitato adottate con un voto a
maggioranza. Al contrario, il Comitato ha senso se - e nella misura in cui -
è luogo in cui si approfondiscono e si estendono la ricerca
teorica e il dibattito culturale sulle nuove domande sociali poste dalla
ricerca scientifica e clinica sulle biotecnologie, evidenziando
la diversità degli approcci e delle soluzioni per favorire una conoscenza
corretta e una valutazione scevra da giudizi precostituiti
sulle problematiche in questione. Solo su questa base si potrà promuovere e
diffondere un'informazione completa, qualificata e
rigorosa dell'opinione pubblica, contribuendo alla più ampia e plurale
utilizzazione dei mass media e della stessa discussione nelle sedi
istituzionali. E', in primo luogo - concludono Emprin e Capelli - una
questione di democrazia, a garanzia della responsabilità dei soggetti
come fondamento di un'etica pubblica laica e secolarizzata delle relazioni
tra uomini e donne e tra Stato e individui/e".

Cattaneo avrebbe addirittura appreso dai giornali di essere stata destituita
insieme agli altri due vicepresidenti. E' stupita e
amareggiata Elena Cattaneo: "Non ho ricevuto nessuna comunicazione formale
ne' dalla vicepresidenza ne' dal presidente ha raccontato
l'altro ieri a Milano, a margine di un incontro 'donne e scienza'. "Mi sono
solo trovata in questa situazione curiosa che mi stupisce anche
un po'. Perché se il rimpasto è dovuto a un errore della presidenza, allora
dovrebbe essere 'dimissionata' tutta e non solo i
vicepresidenti". Cattaneo azzarda qualche ipotesi sui "motivi
dell'avvicendamento", deciso a sua insaputa e in tutta fretta. Il
primo collegamento è con le polemiche scatenate da una lettera firmata da
tre componenti del Cnb. Un documento nel quale venivano criticati
alcuni comportamenti del presidente Francesco Paolo Casavola "non
rispettosi", secondo i firmatari, della prassi del Cnb.

(Delt@ Anno V°, N. 205 del 10 ottobre 2007)
POLITICA/2 Sostituzione Comitato Bioetica: incomprensioni che inquietano.
Chiesta interrogazione urgente


(Roma) "Sono sinceramente dispiaciuta e colpita da questa vicenda". A
proposito del rimpasto all'interno del Comitato Nazionale di Bioetica,
la Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, ha
dichiarato: "Conosco il valore delle due scienziate e dello
scienziato rimossi, conosco la loro integrità e la loro deontologia.
Inquieta che in un luogo che dovrebbe essere una certezza di dialogo e
di equilibrio per tutti noi, possano esserci incomprensioni profonde".

"Non sono in discussione ­ prosegue la Ministra ­ le qualità di coloro che
sono stati nominati vicepresidenti, ma rimane in me il grande
rammarico per quanto accaduto".

Infine, Barbara Pollastrini formula un auspicio: "Mi auguro ­ conclude
infatti ­ che possa intervenire una chiarificazione utile a tutti".

Chiarificazione chiesta in un'interrogazione urgente al Governo, in
Commissione Affari sociali alla Camera, per conoscere le ragioni
delle modifiche dell'ufficio di presidenza del Comitato nazionale di
bioetica (Cnb) e i criteri seguiti per designare le tre nuove
proposte. A presentarla sono state Katia Zanotti e Lalla Trupia, deputate di
Sinistra democratica. Il cambio dei tre vicepresidenti:
Luca Marini, Cinzia Caporale ed Elena Cattaneo, lo ricordiamo, lasciano il
posto a Lorenzo D'Avack, Riccardo Di Segni e Laura Palazzani.

Zanotti e Trupia hanno sottolineato che "la decisione e' stata preceduta da
alcune circostanze inquietanti. La notizia del cambio dei
tre vicepresidenti, già nei giorni precedenti, era stata annunciata da
alcuni giornali e comunicati stampa. Lo scorso 4 ottobre, in un
comunicato della presidenza del Consiglio, si leggeva che Romano Prodi,
incontrando il presidente del Cnb Francesco Paolo Casavola,
aveva 'accolto il suggerimento di effettuare modifiche all'attuale
composizione dell'ufficio di presidenza del Cnb', e gli aveva espresso
la sua solidarietà". Le anomalie evidenziate da Zanotti e Trupia non
finiscono qui. "All'interno del Cnb - prosegue la nota congiunta -
questioni di natura procedurale avevano portato tre insigni esponenti del
Comitato ad indirizzare al presidente Casavola una lettera, anche
questa pubblicata sulla stampa, nella quale accusavano le 'modalità'di
gestione' del Cnb e le scelte operate dal presidente sempre a
favore di esponenti del comitato Scienza e vita, penalizzando valori e punti
di vista morali che in democrazia hanno la stessa dignità
culturale e politica di quelli che il presidente del Comitato di bioetica
tende a privilegiare".

A Luca Marini, Cinzia Caporale ed Elena Cattaneo, va la solidarietà di Luca
Volontè (Udc), che giudica il fatto " assai grave, perché se da
una parte questi ultimi sono stati informati della loro rimozione dopo che
la notizia era già nota agli organi di stampa, dall'altra da
questo Governo giunge un segnale evidente delle pressioni a cui e' stato
sottoposto il medesimo Comitato dal giorno della nomina dei
componenti". Il parlamentare chiede anche che "la presidenza del Consiglio
renda noti i criteri seguiti per la nomina dei nuovi
componenti. E soprattutto - conclude - valuti con attenzione i casi di
presunta incompatibilità e conflitto d'interessi dei professori Elena
Cattaneo e Carlo Flamigni".

1 commento:

elena del grosso ha detto...

Sono dispiaciuta e "incazzata" per la destituzione della Caporale e della Cattaneo dal Comitato di Bioetica. Mi piacerebbe conoscerne le motivazioni!!!!
Sono sempre stata molto critica nei confronti di questo Comitato, soprattutto per la totale mancanza di autonomia politica rispetto al Governo.
Non è pensabile che decisioni così importanti che hanno a che fare con la vita della gente debbano dipendere da quello o quell'altro Governo.
Se è così meglio toglierlo.
Per quel che riguarda noi donne sono sempre dell'idea che, sulle biopolitiche, dovremmo darci uno spazio nostro, autonomo, collettivo,se necesssario, anche formalizzato, tale da essere le vere interlocutrici con le istituzioni
Mi dispiace molto ed esprimo la piena solidarietà ad Elena Cattaneo e Cinzia Caporale
Elena Del Grosso