Manifestiamo a Reggio Emilia! No al Femminicidio!
Vi invitiamo a partecipare numerose alla manifestazione
per condannare il gesto di estrema violenza a danno di Vjosa,
avvenuto nel Tribunale di ReggioEmilia,
che si terrà venerdì 19 ottobre alle ore 17.30
con ritrovo in Piazza Martiri 7 Luglio
(davanti al Teatro Municipale Valli).
Sollecitiamo tutti le partecipanti a portare con sè una candela.
Sotto potete leggere il comunicato stampa dell'Associazione Nondasola, con
preghiera di massima diffusione.
Vi invitiamo a partecipare numerose alla manifestazione
per condannare il gesto di estrema violenza a danno di Vjosa,
avvenuto nel Tribunale di ReggioEmilia,
che si terrà venerdì 19 ottobre alle ore 17.30
con ritrovo in Piazza Martiri 7 Luglio
(davanti al Teatro Municipale Valli).
Sollecitiamo tutti le partecipanti a portare con sè una candela.
Sotto potete leggere il comunicato stampa dell'Associazione Nondasola, con
preghiera di massima diffusione.
Reggio Emilia, 17 Ottobre 2007
ASSOCIAZIONE NONDASOLA-CASA DELLE DONNE DI REGGIO EMILIA
COMUNICATO STAMPA
Questa è l’ennesima cronaca di una morte annunciata, eppure la donna non era sola, non era rimasta in silenzio, aveva trovato il coraggio di denunciare le violenze subite da anni.
L’estrema pericolosità del marito non aveva fermato Vjosa che, volendo uscire da questa spirale di violenza, ha iniziato un percorso presso la Casa delle donne, gestita dall’Associazione Nondasola.
L’Associazione Nondasola aveva formalmente segnalato con una denuncia il 30 gennaio 2007 a tutte le Forze dell’Ordine comportamenti violenti e vessatori esercitati dall’assassino, anche nei confronti di donne ospiti, di operatrici e volontarie della Casa.
Nel nostro paese non esistono misure che assicurino tutela alle donne che trovano il coraggio di denunciare, viene sottovalutata la gravità della violenza in famiglia ed enfatizzata quella su strada. Continuiamo da anni a ripetere che è la famiglia il luogo più pericoloso in cui le donne subiscono violenze di ogni tipo fino a perdere la vita. Oggi è stata annientata una donna ed è una sconfitta atroce, ma è una sconfitta che riguarda tutti: singole persone, istituzioni e società civile.
Occorre davvero che non si continui a minimizzare la violenza, che tutti noi, donne e uomini, ce ne facciamo carico e pretendiamo che vengano intraprese azioni concrete che garantiscano sicurezza e protezione alle donne, che con determinazione affrontano tutti i rischi legati alla scelta di uscire dalla violenza. Pretendiamo misure anche penali che mettano in condizione gli uomini violenti di non nuocere. Il femminicidio deve finire.
Nessun commento:
Posta un commento